Basta fare un giro nel reparto specializzato di un negozio per il fai da te per rendersi conto dell’enorme varietà degli accessori di fissaggio. È quindi utile fare il punto della situazione.
La solidità di un fissaggio murale dipende dal tassello utilizzato. Tuttavia non ci si può servire indifferentemente degli stessi tasselli per appendere un quadro o uno scaldabagno, in una parete piena o in un tramezzo vuoto, a muro o a soffitto.
Ogni tassello ha un’applicazione ben particolare e, al momento dell’acquisto, è opportuno precisarne le condizioni di utilizzo.
Per la scelta di un tassello di fissaggio bisogna tener conto di quattro fattor
-il peso dell’oggetto da appendere
-la zona in cui verrà appeso, dal momento che la forza di strappo è differente a seconda che venga esercitata in senso verticale (al soffitto) oppure orizzontale (alla parete)
-il tipo di muratura (piena o vuota);
-il diametro della vite.
Ricordiamo, a questo proposito. che un tassello generalmente va a completare una vite o un bullone, anche se in alcuni casi forma con essi un corpo unico. Insieme ai tasselli dovrete quindi procurarvi le viti adeguate, quanto meno nei casi in cui non vengano fornite direttamente.
In questa guida troverete alcuni dei modelli più diffusi di tasselli.
Nelle pareti vuote
Se dovete appendere qualcosa in corpi vuoti, il problema è costituito dal fatto che è impossibile accedere alla parte posteriore della parete per montare un dado sull’asta filettata.
Questo avviene quando dovete appendere o sospendere un oggetto ad un soffitto o ad un muro formato. per esempio, da pannelli di gesso.
Tuttavia esistono diversi sistemi che consentono di superare questa difficoltà.
-Tassello ribaltabile in nylon per viti di legno (1) che, una volta passato attraverso il foro, poggia sul lato posteriore della parete. È indicato soprattutto per la posa dei controsof fitti.
-Per il fissaggio di pannelli o tasselli su soffitti o pareti vuote utilizzerete anche i tasselli a molla (2) di cui esistono diversi modelli, che consentono di fissare squadre, pannelli, tasselli, collari, ecc.
-I tasselli ad espansione in gomma (nella foto col n° 3, un modello con gancio) possono essere utilizzati per i materiali sottili come il compensato, la lamiera, il mattone forato, ecc.
Il corpo in gomma viene compresso durante l’avvitatura, formando cosi un rigonfiamento dietro la parete.
-I tasselli ad espansione in metallo (4 e 5) si aprono a corolla dietro la parete durante l’avvitatura.
Ultimo aggiornamento 2024-09-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Nelle pareti piene
Per le pareti piene le soluzioni sono diverse
-Tassello per calcestruzzo cellulare (6), materiale sempre più diffuso nelle moderne costruzioni. Se tutti i tasselli precedentemente descritti formano un tutt’uno con la vite che li accompagna, i tasselli più tradizionali per corpi pieni o vuoti possono essere accompagnati a diversi tipi di viti o di accessori (anelli, ganci, ecc.) ad asta filettata (16).
-Tassello in plastica tubolare e scanalato (7).
-Tassello cilindrico a collaretto e alette antirotazione (8).
-Tassello di ancoraggio in nylon (9)
-Tassello con fessure e intagli ad alette antirotazione (10), utilizzato soprattutto per le viti autofilettanti.
-Rivetto di ancoraggio a collaretto (11) per corpi cavi.
-Tasselli in plastica a scanalature trasversali e alette antirotazione (12 e 14).
-Tassello a tacche antirotazione e collaretto (13) per il fissaggio di elementi di falegnameria.
-Tassello a fessure e intagli con alette antirotazione (15).
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Tasselli speciali
La gamma di tasselli per materiali pieni o vuoti è estremamente ampia. La foto offre una panoramica delle molteplici applicazioni che essi consentono.
-Tassello a collo allungato per il fissaggio di cornici (1): il collo, la parte compresa tra il collaretto e la zona ad intagli, può essere di diversa lunghezza (da 45 a 70 mm), consentendo in questo modo di fissare contemporaneamente un tassello e il pannello sovrastante.
-Tassello a chiodo (2): la ‘vite -chiodo” è alloggiata in un lungo tassello con fessure e collaretto, realizzato in nylon (da 50 a 140 mm); una volta inserito il tassello nell’apposito foro, la “vite” viene infilata con il martello, e non con il cacciavite.
-Tassello in nylon per calcestruzzo cellulare (3)
-Rivetto d’ancoraggio in nylon (4) per fissaggio su pareti sottili.
-Tassello per pannelli molto sottili (5).
-Ganci di sospensione con tassello ad espansione in gomma (6)
-Tassello in metallo a espansione con dado (7): quando lo si serra, il dado risale lungo l’asta filettata e divarica il corpo del tassello. Per pietre da paramento, mattoni, calcestruzzo, ecc.
-Tassello ad espansione in metallo con vite a testa cruciforme (8): il corpo del tassello, dotato di fessure, viene divaricato da un bullone conico che risale lungo l’asta filettata al momento dell’avvitatura. Particolarmente adatto per i fissaggi pesanti.
-Tassello metallico ad espansione per pareti piene (9) con vite a testa tonda: stesso funzionamento dei due tasselli precedenti.
-Tassello a segmento ribaltabile per
pareti vuote (10): il segmento passa attraverso il loro dall’altra parte della parete, dove si ribalta, appoggiandosi ad essa; perfetto per sospensioni a soffitti vuoti.
-Tassello metallico ad espansione per pareti sottili (11): quando lo si avvita, il corpo del tassello viene schiacciato dietro la parete, dove si apre a corolla.
-Tassello di ancoraggio ad avvitatura (12), per pareti divisorie vuote in gesso o calcestruzzo cellulare: viene inserito avvitandolo (con un cacciavite a croce) nel calcestruzzo cellulare, senza praticare preventivamente alcun foro.
-Tassello ad espansione in nylon (13) per qualsiasi materiale vuoto o per pareti divisorie in gesso rivestito: durante l’avvitatura, forma un rigonfiamento che ne consente il fissaggio; esiste per tre categorie di spessore di parete: da 3 a 12 mm; da 12 a 18 mm e da 18 a 30 mm.