La maggioranza delle scale può ricevere una scaffalatura di questo tipo che, nel nostro caso, è stata adattata su dei gradini sporgenti dalla longarina a cremagliera situata sul lato opposto alla parete. È anche possibile fissare gli scaffali su una longarina piena e diritta. Se la longarina è a cremagliera e i gradini non sporgono, la scaffalatura diminuirà la larghezza della scala. Occorrerà quindi smontare il vecchio corrimano e le colonnine in legno o metallo che lo sostengono, operazione che in genere non pone grossi problemi. La scaffalatura è composta da uno stesso elemento stretto, con due ripiani, ripetuto più volte.
Questo insieme viene realizzato con tavole di pino o quercia, oppure con compensato dipinto o impiallacciato, nel qual caso occorrerà impiallacciare anche i bordi.
Costruzione
Nel nostro caso. è stata adottata una profondità di 150 mm, che potrete però modificare in funzione della larghezza della scala e della disposizione dell’ingresso. La larghezza degli elementi viene determinata da quella dei gradini; occorre togliere la lar-ghezza della punta del gradino, che va segata, almeno nelle scale con longarina a cremagliera. Questo tipo di mobile è estremamente adattabile. Come materiale, utilizzerete del truciolato di 19 mm o del compensato di 15 mm, se desiderate verniciare gli scaffali. Va bene anche il legno massello, pino o quercia, ma in questo caso occorrerà dipingerlo nello stesso colore del legno della scala. Anche il compensato impiallacciato è decorativo. I ripiani sono assemblati a metà legno a croce sui montanti. Si rinforza tramite bulloni per truciolato o viti (nel caso del legno massello). Gli scaffali vengono quindi avvitati, dopo aver praticato i fori guida, sui gradini e sulle alzate, o sulla longarina se si tratta di una trave piena.
Assemblaggi
È possibile effettuare diversi tipi di assemblaggi; usate gli speciali rivetti dentellati per truciolato se avete optato per questo materiale. Le viti sono adatte per il compensato e il legno massello mentre, per ottenere una finitura migliore, preferirete le spine.
Altre disposizioni
Potrete adattare gli scaffali in funzione delle caratteristiche della scala, della disposizione dei locali e del tipo di arredamento.
I due esempi riportati sotto vi danno un’idea delle possibilità; potete infatti prolungare gli scaffali fino al soffitto creando degli spazi a giorno. affinché la scala non sia troppo scura e contemporaneamente esporre i vostri soprammobili. Un’altra possibilità consiste nel disporre gli elementi orizzontalmente, costruendo dei vani di supporto alla base, che potranno servire per i libri; gli scaffali devono essere sufficientemente alti per non rischiare di cadere scendendo la scala. In entrambi i casi, dovrete prendere delle misure precise per adattare il mobile alle dimensioni della scala.