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Malgrado il grande successo ottenuto dalle vernici murali lavabili i rivestimenti di carta e di tessuto restano sempre di moda. Sono infatti materiali che rendono più caldi gli ambienti e creano ottimi effetti decorativi, soprattutto se sono coordinati, cioè se si accordano con i rivestimenti dei mobili imbottiti, con le tende e i tappeti. Scegliendo una carta da parati tenete presente che i colori vivaci vanno bene per la cucina e la stanza dei bambini, mentre quelli più delicati sono adatti per le stanze in cui si resta a lungo e in cui ci si vuole rilassare, come il soggiorno e la camera da letto.
Le stanze piccole richiedono sempre colori molto chiari, che le fanno apparire più grandi e luminose, mentre quelle grandi accettano anche colori leggermente più scuri. Le carte si dividono in tre o quattro tipi fondamentali: normali e lavabili
o plastificate, lisce e operate, cioè con una trama in leggero rilievo.
Le carte da parati lavabili e plastificate sono le più indicate per la cucina e il bagno, perché sono esposte agli spruzzi e al vapore acqueo.
La grande maggioranza delle carte sono decorate con un disegno più o meno evidente, geometrico, floreale
o astratto.
Al momento dell’acquisto controllate se il disegno si sovrappone facilmente, senza lasciar vedere la linea di giunzione.
Controllate anche che tutti i rotoli abbiano la stessa sfumatura di colore, perché l’esposizione alla luce o la permanenza in magazzino possono far sbiadire i colori.
La colla
Una volta il tappezziere si preparava da sé la colla con la farina o la colla di pesce, prodotti economici ma che tendevano a imputridire rapidamente.
Adesso si usano le colle a base di resine viniliche o di cellulosa, che contengono già sostanze fungicide e si sciolgono in acqua in proporzione variabile a seconda del peso e del tipo di tappezzeria.
La carta plastificata richiede una colla più concentrata.
Ultimo aggiornamento 2023-11-25 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Mescolate bene la colla e lasciatela riposare qualche ora; se ha dei grumi filtratela.
Esistono anche carte preincollate che sono facilissime da attaccare, perché basta bagnarle e applicarle.
Come rimuovere la vecchia tappezzeria
Se il rivestimento precedente in carta o stoffa è in ottime condizioni potete usarlo come fondo, altrimenti dovete staccarlo e pulire le pareti. Bagnate a fondo con una spugna o uno spruzzatore in più riprese e aspettate che la colla si ammorbidisca. Poi raschiate via la vecchia tappezzeria con una spatola d’acciaio affilata; nei punti dove la carta resiste applicate ancora acqua e aspettate.
Se insieme con la colla vengono via anche scaglie di intonaco dovete riempire i vuoti con lo stucco e poi lisciare con la levigatrice.
Questo sistema ha l’inconveniente di sporcare il pavimento, che poi deve essere a sua volta ripulito dalla colla. Un’alternativa più moderna è la macchina levatappezzeria a vapore, che si può anche noleggiare.
Ha il vantaggio di rammollire anche le colle di tipo sintetico, contro le quali la semplice acqua fredda può fare poco.
È un apparecchio elettrico che funziona più meno come un ferro da stiro a vapore: si riempie d’acqua il serbatoio (con la spina staccata!) e si appoggia la piastra contro la tappezzeria.
Il vapore bollente esce da una serie di piccoli fori e in pochi secondi ammorbidisce la colla quel tanto che basta per staccare il rivestimento con la spatola.
L’applicazione dei teli
Prima di iniziare il lavoro spostate i mobili al centro della stanza e copriteli con teloni o giornali; poi proteggete il pavimento con giornali o segatura.
Se non volete comprare lo speciale tavolo da tappezziere, rivestite un tavolo con un foglio di plastica e usatelo come piano di lavoro.
Usando il filo a piombo, tracciate con una matita una linea verticale nel punto dove volete iniziare ad applicare la carta, di solito vicino a
una finestra. Poi tagliate il primo rotolo lasciando circa 10 cm per il rifilo.
Stendete la carta sul tavolo e cospargetela di colla sul retro con un pennello piuttosto grande; quando avete applicato la colla sulla prima metà del telo ripiegatelo su se stesso in modo che i lati con la colla combacino e ultimate l’applicazione.
Appoggiatelo su una sedia e lasciatelo riposare qualche minuto, in modo che diventi umido e flessibile, e preparate un secondo telo. Poi salite sulla scala e fissate nel punto superiore il primo telo. Lasciatelo cadere giù e fatelo aderire alla parete iniziando a premere al centro della striscia e andando verso l’esterno con la mano o l’apposita spazzola, per eliminare le bolle d’aria.
Se per caso qualche bolla restasse imprigionata sotto il foglio, spingetela verso l’esterno con un rullino, oppure bucatela e fate uscire l’aria.
Come fare la sovrapposizione
Mettete in opera il secondo telo in modo che si sovrapponga al primo per un paio di centimetri e andate avanti.
Passate lungo le linee di sovrapposizione il rullino, per assicurarvi che i due fogli restino bene uniti. Quando arrivate a un angolo rifilate il telo in senso verticale e fate la sovrapposizione con il foglio successivo. In questo modo eviterete che la carta si stacchi dall’angolo per effetto del leggero ritiro che subisce asciugandosi.
Di tanto in tanto controllate con il filo a piombo che la posizione dei teli sia sempre perfettamente verticale. Infine rifilate i teli in alto e in basso e applicate il profilo battiscopa o decorativo.
La stoffa
I rivestimenti in tessuto sono più costosi della tappezzeria in carta ma molto più belli e si applicano con la stessa tecnica. I prezzi variano molto a seconda della qualità del tessuto. Solitamente si trovano già predisposti con un supporto di carta, tessuto-non-tessuto o plastica che ne facilita l’applicazione.
Il feltro, il tessuto non tessuto e lo scamosciato non sono veri e propri tessuti, ma un insieme di fibre feltrate, più o meno come la carta.
La paglia giapponese è un tessuto di cotone e fibre come la paglia e la rafia.
Il sughero è un sottile strato di legno applicato su un supporto di carta o stoffa; va molto bene per il soggiorno e la stanza dei bambini.
La seta è il rivestimento più sofisticato che con il suo caratteristico aspetto lucido riesce a valorizzare qualunque ambiente.
I tessuti sono in genere più rigidi della carta e non si ammorbidiscono bagnandoli, quindi richiedono una colla speciale per rivestimenti tessili, che si applica con lo stesso rullo dell’idropittura o con la spatola dentellata.
Gli attrezzi sono gli stessi usati per la tappezzeria in carta, con l’aggiunta di un taglierino più robusto.
La tecnica di applicazione è uguale a quella della carta, però il materiale è più spesso, quindi non è possibile accostare i teli sovrapponendoli, perché la giunzione risulterebbe troppo spessa e quindi visibile.
Per questo motivo dovete rifilarli in modo che combacino perfettamente. Quando applicate un telo fatelo sovrapporre di un paio di centimetri a quello precedente, poi rifilatelo prima che la colla si asciughi: appoggiate un righello metallico sulla parete e con il taglierino tagliate lo strato di stoffa sovrapposto.
Infine asportate le due strisce di materiale tagliato e se necessario aggiungete ancora qualche goccia di colla.
I punti difficili
I vani dietro i termosifoni e i punti intorno agli interruttori e alle prese di corrente sono i più difficili da tappezzare.
Per coprire lo spazio dietro i termosifoni piegate l’estremità inferiore del telo e spingetelo in basso con un righello tenendolo teso con l’altra mano, in modo da evitare di sporcare di colla il termosifone.
Poi fatelo aderire alla parete infilando la mano dietro il radiatore; dove non riuscite ad arrivare aiutatevi con un rullo.
Se il manico del rullo è troppo corto, allungatelo fissandolo a un manico di scopa con molti giri di nastro adesivo resistente.
Invece prima di iniziare a tappezzare le zone intorno agli impianti elettrici staccate la corrente, poi applicate la carta o la stoffa sopra l’interruttore o la presa e marcate esattamente la loro posizione con la matita.
Staccate dal muro l’estremità del telo e praticate un taglio a croce in corrispondenza degli impianti. Estraete il corpo dell’interruttore o della presa di circa 10 cm allentando le viti di blocco.
Rimettete a posto il telo e fate entrare nel vano gli angoli.
Tagliateli e rifilateli in modo che resti dentro un bordo di circa 1 cm, infine rimettete a posto l’interruttore e pulitelo, se si è sporcato di colla.
QUANTI ROTOLI DI CARTA COMPRARE
Dato che un rotolo di carta è largo mezzo metro e lungo dieci metri, quanti ce ne vogliono per tappezzare una stanza? Misurate il perimetro, cioè la lunghezza dei quattro muri senza contare le porte e le finestre, poi moltiplicate questa cifra per l’altezza fino al soffitto o fino al punto che volete rivestire.
La tabella qui sotto vi dà delle indicazioni abbastanza precise e tiene conto anche del rifilo di qualche centimetro in alto e in basso.