Mettere sottotraccia l’impianto, cioè incassarlo nel muro, è un’operazione che vale sempre la pena di fare, perché migliora sia l’estetica che la sicurezza dell’abitazione, ma presenta alcune difficoltà. Ricordate che questo intervento è molto impegnativo e rientra tra quelli che, secondo la legge, devono essere eseguiti da un installatore qualificato. Infatti bisogna scavare nelle pareti le canalizzazioni per i cavi e i fori per le prese e gli interruttori, inserirvi tutti i circuiti e collegarli al contatore.
Quando disegnate il tracciato, evitate di fare passare le canalizzazioni lungo le diagonali dei muri, seguendo erroneamente il percorso più breve tra i punti da collegare.
In un impianto ben installato, infatti, le canalizzazioni devono correre parallele ai pavimenti e ai soffitti. In questo modo troverete più facilmente i punti dove passano i fili. Tracciate il percorso sulle pareti, tenendo presente che la larghezza
dello scavo deve essere tra i 2 e i 4 cm, a seconda del diametro del tubo da incassare, e la profondità sufficiente ad alloggiare comodamente il tubo e ricoprirlo con uno strato di un centimetro di gesso. Dopo aver tracciato i percorsi diritti segnate la posizione in cui volete sistemare le prese e gli interruttori.
Per motivi di sicurezza statica degli edifici è vietato installare impianti sottotraccia nei tramezzi divisori (non portanti) in mattoni pieni, che hanno lo spessore medio di 5 cm. L’installazione è permessa solo nelle pareti di mattoni pieni disposti di piatto.
Sono vietati anche i mattoni forati più larghi di 10 cm, i ciottoli, il tufo, la pietra da taglio e i blocchi di cemento.
Se dovete superare un tratto di parete che non potete toccare, fate passare i cavi in una canaletta da esterno. Le tracce devono correre sempre ad almeno 20 cm dagli angoli delle pareti.
Ultimo aggiornamento 2025-02-03 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Per scavare i canali usate lo scalpello da muratore e il mazzuolo, oppure la speciale fresa in widia da applicare al trapano elettrico.
Nei punti in cui il tracciato fa una curva, non scendete sotto il raggio di 30 cm, per facilitare l’introduzione dei cavi.
I tubi da incasso sono prodotti in materiale plastico flessibile e antincendio, di colore grigio o nero e di
diametro variabile dai 14 ai 50 mm. La particolare forma a spirale permette di adattarli anche a raggi di curvatura stretti.
Per tagliare questi tubi bastano un coltello o un robusto paio di forbici. Una volta aperte le tracce nelle pareti inseritevi i tubi e tagliateli nella misura esatta.
Tirate fuori i tubi e infilate i cavi, dopo averne riunito le estremità con un pezzo di nastro isolante, per evitare che si aprano, bloccandosi nel tubo.
Per un circuito destinato all’illuminazione sono sufficienti cavi con una sezione massima del conduttore di 1,5 mm2, che possono portare fino a 10 ampere.
Il circuito destinato alle prese per gli elettrodomestici deve essere realizzato con conduttori della sezione di almeno 2,5 mm2, che possono portare un carico di 16 ampere.
Bagnate con un pennello o uno spruzzatore per piante le tracce e i fori, per facilitare l’adesione del gesso alla parete.
Poi sistemate nei loro fori le scatole per le prese e gli interruttori; le scatole di derivazione devono restare fuori della parete o sporgere leggermente, in modo da poterle aprire
per aumentare o modificare i collegamenti.
Le scatole sono di plastica e hanno una serie di fori per l’ingresso dei cavi; chiudete il coperchio, che deve restare esattamente a filo della parete.
Se incontrate qualche difficoltà, o se dovete infilare i cavi in tubi già incassati, fate passare prima un filo di ferro oppure l’apposito nastro di nylon “passacavi”.
Inserite i tubi in fondo alle tracce e bloccateli in posizione con qualche chiodino o punto di gesso.
Fate entrare le estremità dei cavi nei fori delle scatole per le prese, derivazioni e interruttori. Se avete preso bene le misure i tubi entreranno per circa 5-10 mm nelle scatole e i fili sporgeranno quel tanto che basta per collegarli ai morsetti.
Preparate la miscela sigillante per le tracce mescolando gesso e acqua in parti uguali. Aggiungete il gesso all’acqua, mescolando regolarmente e lasciate riposare l’impasto per 10 minuti circa.
Con una cazzuola da muratore piccola riempite di gesso le tracce, cercando di evitare la formazione di bolle d’aria.
Lasciate un lieve rigonfiamento, perché il gesso, asciugandosi, si ritira leggermente. Dopo qualche giorno livellate il muro usando altro gesso o, se dovete asportare del
materiale, con un raschietto e carta abrasiva di grana grossa.
Non lasciate i cavi troppo lunghi, altrimenti non entrano nella scatola, ma neanche troppo corti, altrimenti non arrivano fino ai morsetti dell’interruttore o della presa e rendono difficili ulteriori interventi. Infine spelate i fili con l’aiuto delle forbici e della pinza e infilate le estremità dei conduttori nei morsetti. Ricordate sempre che il filo giallo-verde, quello di terra, deve essere collegato allo spinotto centrale delle prese.