I muri delle case antiche ne costituivano anche la struttura portante, mentre nelle case moderne sono i pilastri di cemento armato che svolgono questa funzione, e i muri sono soltanto elementi divisori.
In un cantiere edilizio è possibile osservare come nasce una casa con questo tipo di struttura.
Prima sale l’ossatura, costituita da pilastri verticali ai quali si collegano travi orizzontali, formando una specie di reticolo che giunge fino all’altezza del tetto.
A mano a mano che i pilastri salgono vengono posate le travi orizzontali e su queste i solai.
Per ultimi vengono costruiti i muri perimetrali e quelli divisori, che diminuiscono via via di spessore, perché devono reggere un peso progressivamente minore.
Di solito i muri esterni sono fatti in mattoni pieni e quelli interni in mattoni forati, più leggeri.
In molte costruzioni moderne i muri sono in cemento armato, cioè
rinforzato con un’armatura di tondino di ferro; questi muri vengono costruiti versando l’impasto liquido in un’armatura fatta di assi di legno. Spesso gli edifici destinati a uffici o laboratori hanno le strutture portanti in travi di acciaio e le pareti esterne in lastre di vetro o pannelli prefabbricati.
Poiché anche le pareti interne sono fatte nello stesso modo, questi edifici permettono di effettuare veloci spostamenti e cambiamenti, per sfruttare nel modo migliore gli spazi. Al centro degli edifici si trovano quasi sempre le scale e il pozzo dell’ascensore.
La tecnica della costruzione dei muri non è cambiata molto dall’antichità fino ai giorni nostri, e consiste nel legare insieme in maniera indissolubile i vari elementi, sia a secco sia usando la malta. A loro volta i vari muri sono legati tra di loro e ai solai, in modo da formare una struttura a forma di scatola, stabile sia in senso verticale che orizzontale.
Nelle zone soggette ai terremoti fondamenta, muri e solai sono collegati anche da tiranti, catene, pilastrini di cemento armato, reti d’acciaio e altri elementi che rendono la costruzione più resistente alle scosse sismiche.
I materiali più usati nell’edilizia moderna sono i mattoni, pieni o forati, che assicurano una buona resistenza e un discreto potere isolante, che può essere aumentato con la struttura a doppia parete.
I mattoni hanno soprattutto il vantaggio di avere una forma molto regolare e costante, quindi si possono unire con una piccola quantità di malta e forniscono costruzioni monolitiche molto robuste.
Tra i materiali più moderni vi sono i blocchi di termolaterizio e quelli di cemento cellulare, più veloci da mettere in opera dei mattoni tradizionali e dotati di una maggiore capacità isolante.
Sulle pareti composte di mattoni o blocchi, dette “al rustico”, si applica da entrambi i lati uno strato di intonaco dello spessore di un paio di centimetri. L’intonaco è fatto con un impasto leggero, che contiene una forte proporzione di sabbia, e ha tre scopi: livellare le pareti, nascondere i mattoni o blocchi e facilitare l’aggancio della vernice, della tappezzeria o della stoffa.
La tendenza moderna è di usarne uno strato sottile, perché è piuttosto lento ad asciugare.
Gli attrezzi per riparare, abbellire e mantenere in efficienza le pareti della casa sono relativamente pochi e hanno il vantaggio di essere robusti, quindi durano molto a lungo. Oltre al trapano elettrico, che permette di fare un’infinità di lavori in casa, servono i seguenti attrezzi.
Per intervenire sulle pareti e lavorare con il cemento ci vogliono il badile, la cazzuola e il frattazzo.
Il badile è una pala con la punta arrotondata e serve per mescolare il cemento e la malta.
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La cazzuola è una paletta con il manico piegato e serve per applicare il cemento ma anche per raschiare, lisciare e persino per tagliare i mattoni con un colpo secco.
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Il frattazzo è una tavoletta di legno con un’impugnatura e serve per spargere e lisciare l’intonaco o la finitura a gesso. Per mescolare il cemento e il gesso serve un secchio o un altro recipiente di almeno 20 litri, meglio se di plastica, perché permette di staccare più facilmente i residui di impasto induriti.
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Il filo a piombo è il simbolo del mestiere del muratore, indispensabile per controllare la perpendicolarità dei muri e degli infissi.
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Lo scalpello e il mazzuolo servono ad aprire fori e a ripulire quelli già esistenti, per fare aderire meglio il cemento.
Altri attrezzi d’uso comune sono la pennellessa per bagnare i muri o levare la polvere, le punte da trapano per forare i mattoni, il cemento e la pietra e i dischi abrasivi per smerigliare l’intonaco.
Per verniciare
Il pennello grosso o pennellessa e il rullo sono gli attrezzi più usati per verniciare i muri, con l’aggiunta di un paio di pennelli piccoli e un rullino per arrivare nei punti più stretti. Ma potete usare anche la pistola a spruzzo e per i piccoli interventi le bombolette spray.
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Per preparare le pareti servono anche qualche raschietto e una spatola per stendere lo stucco o il gesso. Altri attrezzi per verniciare sono il tampone di velluto, utile per le porte e finestre, e il rullo con riserva di vernice.
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Per tappezzare
Gli strumenti per applicare carta e tessuti sulle pareti sono pochissimi: un taglierino, un righello, un rullino e una spazzola da tappezziere. Un altro attrezzo utilissimo è il tavolo pieghevole da tappezziere, che permette di applicare più comodamente la colla su un intero telo per volta.
Ma si può sostituire benissimo con due tavoli normali uniti di testa e rivestiti con un foglio di plastica.
Per proteggere i mobili durante i lavori servono un bel numero di giornali vecchi e per i pavimenti un paio di sacchi di segatura.
Gli altri attrezzi, come sega, trapano, martello, scalpello e tenaglie, dovrebbero fare già parte della cassetta dei ferri domestica.
ALTRI ATTREZZI UTILI MA NON INDISPENSABILI..
Il trabattello: una scaffalatura mobile che serve per lavorare più comodamente sulla parte alta dei muri e sul soffitto.
La tirolese: una macchinetta manuale che rende molto più veloce l’applicazione dell’intonaco.
Lo sverniciatore a vapore: per staccare la vecchia tappezzeria.
La pistola ad aria calda o il bruciatore a gas: per staccare la vecchia vernice.
Il rullo di gomma: per disegnare decorazioni sui muri trattati con tempera o idropittura.
Il compressore: permette di verniciare una stanza in mezz’ora, ma richiede un’accurata protezione di mobili e infissi.