In questa guida spieghiamo quali attrezzi servono per fare riparazioni sul legno in casa.
Attrezzi manuali
La maggioranza delle riparazioni casalinghe e delle piccole costruzioni è alla portata di tutti e richiede soltanto un’attrezzatura manuale. Una sega, un martello, un cacciavite, un trapano, un taglierino e un punteruolo sono sufficienti per risolvere quasi tutti i problemi della manutenzione ordinaria.
Quanto al banco di lavoro, strumento indispensabile per tutti i falegnami, può essere sostituito da un tavolo robusto, sul quale può essere fissata una morsa che al termine del lavoro si rimette nel cassetto.
I pezzi lunghi si possono lavorare fissandoli semplicemente al tavolo con un paio di morsetti a vite.
Il trapano a mano serve a effettuare fori in qualsiasi materiale, usando le punte per legno o quelle per mattoni e muratura.
Del trapano elettrico, il più utile fra gli attrezzi domestici, parleremo più dettagliatamente.
La sega o saracco serve a tagliare velocemente ogni varietà di legno. Di solito è lunga mezzo metro e ha circa 3 denti al centimetro.
Ma esistono anche la sega a denti fini, adatta per i laminati e il compensato, e il seghetto da traforo a denti finissimi, per i lavori di precisione.
Il martello da falegname ha la testa a due estremità: una serve per battere i chiodi e l’altra per estrarli. I modelli più pratici sono quelli di acciaio in un solo pezzo, perché la testa non può sfilarsi o ballare sul manico.
Il cacciavite è uno strumento che può fare svariati tipi di lavoro ed è bene averne almeno un paio di misure diverse, più uno con la testa a croce. Lo scalpello è indispensabile per fare lavori di precisione, come scavare l’alloggiamento per le serrature e gli angolari di rinforzo.
Anche della raspa o lima, necessaria per scontornare e rifinire gli oggetti in legno, servono almeno un paio di tipi: a taglio grossolano e fine.
Il raschietto d’acciaio, con o senza manico, serve a rifinire le superfici in legno e ad asportare i residui della sverniciatura.
Il punzone per chiodi serve ad incassare la testa dei chiodi nella superficie del legno, ed è indispensabile per installare i pavimenti.
La pialla serve ad asportare strati sottili di materiale dalle superfici lisce.
La profondità del taglio si può regolare a seconda del tipo di lavoro.
A questi attrezzi si devono aggiungere gli strumenti di misura, come il metro pieghevole (è più pratico quello lungo almeno 2 m), il righello o doppio decimetro, la squadra e la livella a bolla d’aria.
COME TENERE IN ORDINE GLI ATTREZZI
Non usate il cacciavite per fare leva o per asportare strati di legno, e non usate lo scalpello come cacciavite, perché perde il taglio.
Pulite periodicamente con carta vetrata la testa dei martelli. Se balla sul manico, bloccatela con un cuneo di ferro.
Affilate periodicamente le lame delle seghe, soprattutto quelle circolari per il trapano elettrico.
Conservate la pialla all’asciutto e appoggiata sul fianco, per non sciupare il filo del tagliente.
Trapano elettrico
Il trapano elettrico è il principale attrezzo per i lavori di falegnameria e le riparazioni domestiche, un attrezzo universale che con i vari accessori può fare di tutto.
Sul mercato ne esistono centinaia di modelli, che si distinguono per potenza, versatilità e dotazione di accessori.
Sono alimentati dalla corrente di rete ma esistono anche modelli a batteria, utili per chi vuole lavorare in giardino o sul terrazzo o comunque lontano da una presa di corrente.
La potenza, indicata in watt, va dai 350 ai 700 watt per gli apparecchi
per uso domestico, che possono usare punte del diametro di 10 mm, mentre gli apparecchi usati dagli installatori possono arrivare ai 1400 watt e al diametro di 13 mm.
Però è possibile eseguire anche fori di diametro superiore. Le mecchie per legno, ad esempio, arrivano fino al diametro di 30 mm, e le punte per muratura, con taglienti di metallo duro, possono arrivare a 20 mm. Un’altra caratteristica importante del trapano è la velocità di rotazione, che deve essere in rapporto al diametro del foro da eseguire e al tipo di materiale.
Se prevedete di usare il trapano per lavorare un solo tipo di materiale sceglietene uno con una sola velocità, intorno ai 3000 giri al minuto. In caso contrario vi conviene comprare un modello a velocità variabile. Per i lavori di taglio e smerigliatura la velocità migliore è di 2000-2500 giri, mentre per forare il ferro e il calcestruzzo ci vogliono appena
800-900 giri. Con questi trapani è possibile forare anche materiali molto fragili, come il vetro e la ceramica, che si incrinano e rompono facilmente.
È sempre possibile, tuttavia, modificare la velocità di un trapano a velocità fissa, mediante un variatore elettronico che si collega tra la presa di corrente e il trapano.
È bene sapere che il trapano, come tutti i motori, deve lavorare a una velocità vicina a quella ottimale, perché se rallenta sviluppa meno potenza e si riscalda, con rischio di corto circuito.
Quindi conviene, quando si esegue un lavoro pesante, alzare periodicamente il trapano per fare raffreddare la punta e asportare i detriti della
lavorazione. Alcuni modelli più recenti sono dotati di un termostato o interruttore automatico che protegge gli avvolgimenti dal surriscaldamento.
I trapani a percussione hanno un meccanismo che esegue automaticamente questo lavoro ad altissima frequenza: fino a 30.000 colpi al minuto.
VELOCITÀ DI FORATURA PER I VARI MATERIALI
legno dolce 2000 giri al minuto
materia plastica 800 giri al minuto
legno duro 1500 giri al minuto
alluminio 1500 giri al minuto
ferro 900 giri al minuto
ottone 800 giri al minuto
acciaio inossidabile 800 giri al minuto
LE NORME DI SICUREZZA
Il trapano elettrico per uso domestico è un attrezzo sicuro, anche grazie al doppio isolamento, tuttavia le precauzioni non sono mai troppe.
Staccate la spina dalla presa di corrente ogni volta che dovete cambiare la punta, montare un accessorio o fare la manutenzione dell’apparecchio.
Chiudete a fondo il mandrino a mano o con la sua chiave e non cercate di fermarlo con la mano quando sta ancora girando.
Usate gli occhiali per ripararvi dalle schegge e dalla polvere e controllate che il mandrino non possa agganciare il cavo elettrico, la cravatta, il braccialetto, un lembo della camicia o altri oggetti.
Se dovete lavorare in un ambiente umido o con acqua sul pavimento, usate scarpe con la suola di gomma e impedite al cavo del trapano di toccare l’acqua.
Se il trapano è dotato del doppio isolamento elettrico, indicato con il simbolo di due quadrati concentrici, potete alimentarlo con un cavo bipolare. In caso contrario dovete usare un cavo tripolare, collegato a una presa dotata di circuito di terra.
Se la punta si blocca improvvisamente fermate subito il trapano.
Se la punta si curva buttatela via, perché può rovinare il materiale da forare e danneggiare i cuscinetti.
Se si surriscalda e diventa scura, cambiatela o affilatela, ma dopo averla fatta raffreddare.